Più di cinque ore di riunione per decidere i nuovi vertici della Patto Spa e di AgroInvest. Dalle 17 alle 21 una riunione fiume, rigorosamente a porte chiuse, ha animato le stanze semi deserte di Castello Fienga. Sul tavolo della trattativa i sindaci dell’Agro, i soci pubblici e privati delle due società. La prima questione affrontata è stata quella riguardante l’anomalia del Comune di Scafati. La revoca di Francesco Bottoni dalla carica di presidente di AgroInvest. Una decisone avvenuta all’unanimità. Non dovrebbe ricoprire più la carica di amministratore delegato della STU angrese AgroInvest Pasquale Mauri, in quota all’Udeur, anche se resta in seno al CDA, nonostante le resistenze di Mario Santocchio assessore di Scafati e di un’azienda privata, che ne proponevano la definitiva defenestrazione. Nel nuovo CDA di AgroInvest bottino pieno per il centro destra che si assicura la maggioranza nel CDA con la presenza di Amilcare Mancusi, di Mario Santocchio, di Alberico Gambino e di Gianpaolo Mazzola. Sul versante opposto siederanno in minoranza Pasquale Mauri e Angelo Villani con la parte dei privati rappresentata da Genioso Zollo.Alla Patto SPA nessuna sorpresa di rilievo con la conferma alla presidenza di Antonio Romano, primo cittadino di Nocera Inferiore. Nel CDA anche i sindaci di San Valentino Torio Felice Luminello, di Castel San Giorgio Sabatino Tenore e di S. Egidio del Monte Albino Nunzio Carpentieri. Per i privati l’onnipresente Salvatore Gargiulo elemento di spicco del Piano di Zona S1. Resta ancora vacante la vicepresidenza. Fuori dagli strumenti senza non poche polemiche Nocera Superiore e San Marzano sul Sarno.