L’affidamento ai privati del servizio di accertamento e riscossione dei tributi Ici, Tarsu e Cosap è stata una sorta di verifica che il sindaco Gianpaolo Mazzola ha voluto fare all’interno della sua ex maggioranza. I numeri del voto hanno confermato quella che era la sua tesi, l’impossibilità di lavorare a tutto campo senza compromessi che hanno da sempre caratterizzato il modo di fare politica dell’ex centro sinistra, prima con Umberto Postiglione , poi con Giuseppe la Mura, spesso tenuti ostaggi delle proprie maggioranze. Con dodici voti a favore, sette contrari e due astenuti è passata infatti la mozione presentata da cinque consiglieri del sedicente gruppo Pdl, guidata per l’occasione dal vice sindaco Antonio Squillante e dal capogruppo della PDL Armando Lanzione, che ha di fatto bocciato, almeno per sei mesi, l’intenzione di esternalizzare il servizio riscossione molto appetito per le grosse cifre che può movimentare. Alla “fronda” dei cinque consiglieri del Pdl (Lanzione, Avagnano, D’Antuono, Gianluca Giordano e Mainardi ) si sono uniti, esprimendosi a favore del rinvio, anche i consiglieri dell’opposizione (Udeur, Sdi e Angri Città Nuova), contrari quattro consiglieri della PDL vicini alle posizioni del primo cittadino e tre dell’attuale opposizione di centro sinistra ovvero Buonaventura Manzo, Giovanni Padovano ed Emilio Testa. Ad astenersi l’indipendente Roberto Giordano e il sindaco Mazzola, coerente con la sua totale contrarietà all’iniziativa congiunta dell’asse Lanzione Squillante che, comunque, segna una netta spaccatura politica all’interno della coalizione di centrodestra, culminata qualche giorno fa con la richiesta di Mazzola delle dimissioni da vice sindaco di Antonio Squillante, pronto ad una eventuale candidatura alla poltrona di primo cittadino in una eventuale competizione elettorale che dall’ultima votazione non sarebbe più una remota ipotesi. Intanto la città paga questo nuovo forzato stop al suo cambiamento.