Il prefetto Renato Profili, è stato nominato dal ministro Sandro Bondi Commissario per la bonifica e il rilancio degli Scavi, precipitati nell'abisso del degrado e dell'inerzia. La notizia è ufficiale. Le voci sulla nomina del Commissario sono state precedute da un'altra importante notizia che conferma l'interesse del Governo per gli Scavi: Bondi ha deciso che il 25 luglio visiterà l'area archeologica vesuviana accompagnato dal Presidente riconfermato del Consiglio superiore dei beni culturali, Salvatore Settis e dal nuovo commissario e dal capo di Gabinetto Salvo Nastasi che, come reggente del San Carlo, sa bene da che parte si comincia quando c'è da salvare un monumento andato in malora. Una vera task force che avrà una guida di grande esperienza, il soprintendente Piero Guzzo che accompagnerà gli ospiti anche nella perideria della «città morta » dove gli scavi non sono mai iniziati ma negli anni si è chiuso un occhio, anzi due, per fare finta di non «vedere» gli abusi che sono stati consumati. Il Commissario durerà in carica un anno e gli verrà assegnato un budget di quaranta milioni euro. Nel corso della riunione per la stipula dell'accordo di programma tra ministero e Regione sono stati anche indicati gli ambiti prioritari che il Prefetto affronterà. Il primo è il ripristino delle condizioni di agibilità del sito, mortificato da un abbandono e da una incuria non più tollerabili. I turisti devono difendersi perfino dai cani randagi che in qualche caso hanno anche azzannato i visitatori. Le note più dolenti, però, riguardano la custodia, le biglietterie e la vigilanza: negli scavi tutto è precario e le resistenze più gravi, come da tempo ha denunciato il soprintendente Piero Guzzo, vengono dalla vischiosità del personale che ostinatamente difende lo status quo e, quindi, i privilegi che ne derivano. Pompei potrebbe avere una produttività ancora più alta e questo è il secondo obiettivo ribadito nel corso dell'incontro di mercoledì al ministero. Bondi ha ribadito che il tavolo di confronto con le regioni è una strada obbligata, l'unica che possa portare a qualche risultato.