
Ottenevano permessi di soggiorno falsi, grazie alla complicità di una gang composta da dipendenti comunali e poliziotti. Nel primo filone di indagini finirono in manette otto persone. Il colpo di scena nell’inchiesta denominata China Town, è arrivato in mattinata. In manette è finito anche un noto avvocato praticante residente a San Valentino Torio, allungando di fatto la lista degli indagati. In manette è finito Nunzio Giudice, 36anni, figura chiave nelle intercettazioni telefoniche e sui nastri dei video che i carabinieri della stazione di Sarno, coordinati dal maresciallo Tommaso Merola, hanno registrato nelle lunge fasi inestigative. Secondo la pubblica accusa sostenuta dalla Procura di Nocera Inferiore, il giovane avvocato era una figura cardine dell’organizzazione, e a lui spettava il delicato compito di preparare e portare a termine tutte le pratiche per ottenere i falsi permessi di soggiorno.Un impegno remunerato cospicuamente con gran parte dei 3mila euro che ogni immigrato avrebbe versato all’organizzazione, nel disperato tentativo di strappare quel documento in grado offrirgli, seppur illegalmente, la possibilità di potere restare in Italia.