giovedì 28 febbraio 2008

Angri. Tramonto al centro della destra. E d'Antuono restò solo

Divergenze. Passa tra i malcontenti il giovane rampollo dei Marrazzo: Francesco D'Antuono, capogruppo consiliare dell'UDC angrese. Tante le motivazioni sotterranee. Un lento malessere cominciato con l’assenza al consiglio comunale nel giorno 365 dell'anno duemilasette. Numeri legati ad altri, quelli del bilancio di previsione che Gianpaolo Mazzola voleva fare approvare dalla sua maggioranza variabile. D’Antuono arrivò in ritardo e l'appello fece saltare l'assise. D'Antuono si scusò. ‹‹Motivi di traffico››. Ieri nessuna scusante. Mazzola diventa un sindaco ostico. L'isolazionismo del gruppo Marrazzo: Roberto e Pasquale a S. Egidio. Francesco D'Antuono ad Angri, chiudono, forse definitivamente, la storia politica di un altro casato politico importante nell'Agro. Dopo i Postiglione, anche i Marrazzo potrebbero restare alla porta della politica, che cambia in modo ineluttabile.
In serata dalla segreteria del capogruppo regionale UDC Pasquale Marrazzo arriva uno scarno comunicato che annuncia le dimissioni dalla giunta Mazzola dell'assessore ai lavori pubblici Salvatore Giordano, in quota allo stesso partito di d'Antuono “nipote”. Peccato. Giordano era ritenuto uno dei migliori assessori dell'esecutivo, nulla togliendo alle professionalità intrinseche nella giunta di centro destra e un poco di sinistra.